Associazione per la regolarità



All'inizio dell' estate del 3° millennio ci siamo trovati a vivere in un paese al centro di Roma. In via dei Cappellari, strada trimillenaria, dal Campidoglio al Tevere, da sempre abitata da artigiani e libertini, abituati a vivere alla giornata, senza ricevute e carte bollate. Volentieri ci siamo ambientati ai locali  ideali di convivenza, innestando un po' di fiorentinità nella tradizione imperiale e pontificia del "che problema c'è ?"……..
Rimettendo a posto questa palazzina di fine "500 abbiamo utilizzato la bottega sulla strada come centro di accoglienza della creatività, luogo d'incontro e laboratorio d'arte.
Nel corso degli anni abbiamo ospitato molti artisti e stimolato tanti eventi che ci piace ricordare.


Claudio Angelini intervista via dei Cappellari.


Evoluzione, ambiente, artigianato e sviluppo sostenibile




La cultura si manifesta con arte e regolarità












Carlina Bottai























Trascrittasi inversa - Il coraggio della natura


"Il coraggio della natura" di Andrea Bottai






Intervista Rainews24 




Andrea Ciullo. Prove d'incoronazione

La prima avventura dell'associazione Pian Dé Giullari è legata ad un opera teatrale di Andrea Ciullo.



Grande suggestione, dopo un primo momento di sgomento desta questo teatro, e quando dico teatrale mi riferisco all'origine della teatralità greca, alle falloforie, alle danaidi, ai cori ma sopratutto ai silenzi e alla nobiltà che incarna il mito Kalos-Agatos.
Quest' opera di Andrea Ciullo riesce a far vivere un'emozione impareggiabile


Andrea Ciullo
PROVE D'|NCORONAZION E
Claudia e Sara Ciullo Rita Testa
Le torce e i cortei dei misteri ineffabili
li mostrò Orfeo, proprio il
cugino di questo
cadavere che tu uccidi: e
Museo, il tuo
augusto cittadino è il solo
uomo che s'ínnalzi cosi all'es -
tremo. Febo e noi sorelle
l'abbiamo addestrato.
(Pseudo-Euripide)
Nella luce apparl, e io in questa splendida
pianura vengo a deporre il mio cadavere e
da morto mi mostro solo ai morti.
                                         (P.H.ß.)


 E la teologia che ci viene tramandata e ogni cosa
è, e passata è sotto il silenzio. E tutto è inesprimi-
bile e non si può conoscere... (...)E assume i colori
della notte sulla pianura , e assume il principio
dalla notte fonda sul mare, dal blu scuro fino al
nero sulla tavoletta; e invece, la Veloce, che corre
con il pensiero sulla superficie e nelle profondità
estreme, e che corre da una serie genealogica conti-
nua, e invece, la Veloce, che corre e tutto scopre e
ci tramanda da una serie genealogica continua...
(...) Marion Lanly viene a danzare e si' dimentica di
belare, e invece Marion prende le mosse da quella
melodia, dimentica e fa le cose che l'arte non può
fare. Quand'anche le cose necessarrie e ultime fatte,
preferisco tutto ciò che non riesco a fare e chiamo
queste le cose semplici e ben fatte. L'occhio cade
dov'era stato posato prima della caduta. E
così che compio tutti gli atti incerti e
impossibili. E cosi ci guidava Marion. sol-
tanto quel profumo, la chiara città sepol-
crale era più vicina e gli antenati mostra-
vano il loro abiti, le cose più preziose
che avevano.

(A.C.)


CULTURA ARCHIVIO STORICO

Le visioni di Andrea Ciullo
TEATRO DOPO Le visioni di Andrea Ciullo Il Teatro Dopo presenta stasera "Prove d' incoronazione" dell'autore, regista e interprete Andrea Ciullo, che vede in scena Claudia e Sara Ciullo e Rita Testa. Una pie'ce
visionaria, che parte dai misteri mitologici di Orfeo e Febo per approdare a temi di forte attualita' _

TEATRO DOPO, via dei Cappellari 49, alle 21, Pagina 59
(26 novembre 2001) - Corriere della Sera

Matteo Fraterno "Crateri e Criteri"

Dalle fonti del Vesuvio arriva Matteo Fraterno con il terrore che il vulcano si risvegli all'improvviso con la sua forza distruttiva

Copertina del catalogo della mostra "Crateri e Criteri"

Per la verità da duemila anni e più tutta questa energia potenziale si è sfogata in una grande creatività.




Prima una mostra a via dei Cappellari poi un "Viaggio sentimentale" su un treno attorno al Vesuvio illustrano tutte le contraddizioni e le meraviglie partenopee




Veduta del Vesuvio dalla casa di Matteo Fraterno

Striscione inaugurale della mostra "Crateri e Criteri" a via dei Cappellari presso Pian dé Giullari.




  


Foto dall'elicottero del "Viaggio sentimentale Vesuviano" di Armin Linke




Giancarlino Benedetti Corcos. Via dei Cappellari

Di fronte a noi in via dei Cappellari imperversa l'arte e la voce di Giancarlino.


Appoggia le sue tele al muro e le riempie di colori e di fantasie sempre pronto ad intercettare la curiosità ed i commenti dei passanti….meglio se belle ragazze.














Giancarlino a Firenze. Galleria Tornabuoni


S. Lorenzo del Brunelleschi a Firenze è il simbolo del “Non finito”.
Questo “Non finito” giunge accanto al “Non fmito” de 1 Pr-igiom' di Michealngelo,
e giunge fino a noi per aprirci uno spazio e leggere il futuro
in modo meno cinico e più umano.
Le mie sono solo piccole divagazioni sulla parete a mattoni della Chiesa
di S. Lorenzo che assurgono a simbolo per una nostra immaginazione
e una nostra operatività.
E non ci dimentichiamo del pavimento di cotto
che il Bnmelleschi aveva posto nella chiesa
di S. Lorenzo, cambiato dai successivi restauri Settecenteschi,
che creava nella chiesa un'armonia perfetta.
Giancarlino Benedetti Corcos

  Caatalogo dell'esposizione di Giancarlino alla galleria Trornabuoni di Firenze







Fausto Delle Chiaie


Da sempre Fausto Delle Chiaie espone nel centro di Roma.


Cura il suo Atelier  come un Museo e palcoscenico per il pubblico.
Dopo tanti anni di "Open Air Museum" ha esposto per la prima volta nel 2008 a Pian dé Giullari che da allora è diventato il suo laboratorio - magazzino - luogo di esposizione e di relax .

Fausto Delle Chiaie a Pian dè Giullari
Percorre la strada con incursioni giornaliere sempre discrete, con arte e serenità.



ROBACCIA !…...

Fausto Delle Chiaie. "Una monetina prego"




Fausto delle Chiaie a Pian dé Giullari

Intervista radiofonica riguardo alla mostra a Pian dé Giullari




  Fausto Wanted in Rome by Andrea Bottai


Fausto Delle Chiaie "Open Air Museum"





Fausto delle Chiaie. "Questa non è una partita di calcio"



Video sintesi per l'ncontro con l'artista Fausto Delle Chiaie al Cinema Massimo di Torino in occasione del 13° Festival Internazionale del teatro di strada.

Al Castello di Rivara. Fausto Delle Chiaie, Giancarlino Benedetti Corcos


Rivara. Il Castello
Il Castello di Rivara è il centro di arte contemporanea del mitico Franz Paludetto.
Franz Paudetto e Fausto Delle Chiaie
E' stata una gran bella avventura organizzare una mostra in contemporanea di Giancarlino Benedetti Corcos e Fausto Delle Chiaie. A ognuno riservata un ala del Castello. 
Fausto Delle Chiaie al Castello di Rivara

Un opera teatrale e un orchestra originale hanno festeggiato questa grande esposizione lontano dalla capitale da cui sono arrivati tanti amici e collezionisti.


Il lungo viaggio di trasferimento, pulmino a noleggio, opere e artisti a bordo sembrava una tragicommedia di Quentin Tarantino. Memorabile.





























Vito Tongiani









Vito Tongiani. "Oggi non ho fretta"

Pittore e scultore, rifiuta l'appellativo di "artista". 

Vito Tongiani. Copertina del cataologo "Oggi non ho fretta"

Rinascimentale nel disegno e nel dosaggio dei colori.
rappresenta sempre una avventura fantastica ogni sua mostra. 
Amico di Andrea negli anni della contestazione a Torino. 










Francesco Bottai. Paesaggi teatrali

Sognare e realizzare manualmente è il mestiere di Francesco. 

Due incontri importanti segnano la sua vita verso l’arte, il primo con il regista Maurizio Scaparro che gli insegna a trasmettere emozioni e costruire “illusioni che aiutano a vivere”, certamente come attore ma anche come suo assistente. Il secondo incontro determinante avviene con una strada di Roma dotata di grande personalità. 

Centrale ed antichissima, via dei Cappellari è popolata di artisti ed artigiani, da cui impara a lavorare il legno, valorizzare lo “spirito di bottega e la solidarietà di strada”. Attore, fotografo, artigiano, scultore del legno, appassionato di luce e scienza, riesce ad unire la manualità dell’artigiano con nuove tecnologie, dando vita ad una relazione stretta tra contemporaneo e passato. Attraverso queste ritrova un rapporto con lo spettattore/attore indispensabile per completare la sua opera.



Le sue esperienze di lavoro per quanto diverse, sono sempre rivolte all’arte. Comincia a lavorare come Attore a vent’anni, per poi reiventarsi nei successivi anni fotografo, artigiano ed infine scultore.